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Articolo suggerito da Rosa Gimmelli

 

 

 

 

Parto cesareo, quante volte non è necessario?

 

di Domenico De Felice | 29 novembre 2012

 

 

 

 

 

Domenica scorsa si è svolta la giornata contro la violenza delle donne. Anche in medicina esiste una violenza sulle donne ancor più grave essendo più indifese nell’imminenza del parto. Questa violenza, programmata con il guadagno e con l’orologio del medico, si chiama parto cesareo. Ancora oggi la percentuale è elevatissima in tutte le regioni, al contrario delle percentuali che l’Organizzazione Mondiale della Sanità considera come eque, per il bene del nascituro e della puerpera.

Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha voluto “preparare” i cittadini italiani, in contraddizione con l’articolo 32 della Costituzione Italiana, alla possibilità di non riuscire a coprire i conti nazionali riguardanti la sanità pubblica.

Caro sig. Presidente non possiamo iniziare a controllare chi della medicina ne fa uso improprio? Quanto si potrebbe risparmiare invece di continuare a chiedere? Potrebbe prendere spunto, se proprio non avesse altre idee chiare, da questo spezzone di film degli anni sessanta, purtroppo ancora attuale, per  fare uno studio di quanti parti cesarei , non obbligati, si eseguono durante la notte ed i giorni di vacanza!

 

 

 

Sig. Presidente faccia un regalo a tutti gli italiani, in prossimità della “Natività“, non tolga anche la possibilità di curarci.

 

 

 

 

 

 

da Il Fatto Quotidiano del 29 novembre 2012

 

 

 

 

 

Webmaster: Carlo Anibaldi