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Telecinco contro il blogger "anti-spot",
richiesta la detenzione e 3,7 milioni

 

 

In Spagna Pablo Herreros ha aperto una petizione online contro un programma dell'emittente di Berlusconi. Che ha risposto con una citazione pesante. E in Italia, Articolo 21 lancia un appello a sostegno della libertà di espressione

 

Telecinco contro il blogger "anti-spot", richiesta la detenzione e 3,7 milioni

 

Pablo Herreros




LA VICENDA del blogger Pablo Herreros e della sua petizione contro l'emittente tv Telecinco, fondata da Silvio Berlusconi nel 1989, sta diventando un caso in Spagna. La storia ruota intorno alla trasmissione La Noria, uno spazio giornalistico di approfondimento sui temi di cronaca. Nel novembre 2011, la trasmissione si occupava del caso di Marta Del Castillo, una ragazza di Siviglia uccisa dall'ex fidanzato assieme a un amico, il cui corpo non è mai stato rinvenuto.

Il caso nasce perché per intervistare la madre di uno dei colpevoli, l'emittente ha versato alla donna 10 mila euro. Un comportamento che ha polarizzato negativamente il pubblico spagnolo e per cui il blogger Herreros ha aperto una petizione su Change.org, invitando gli inserzionisti a ritirare i propri spot dal programma.

Herreros ha chiesto di non sponsorizzare un programma che "paga gli assassini", e nel giro di qualche ora l'appello via internet ha raccolto decine di migliaia di adesioni, di fatto producendo l'effetto sperato: il ritiro delle aziende da quegli spazi pubblicitari. Di più: La Noria ha smesso di andare in onda, a distanza di alcuni giorni.

La reazione di Telecinco è stata la denuncia di Pablo Herreros, con la richiesta di 3,7 milioni di euro di risarcimento e 3 anni di carcere per il blogger, accusandolo di minacce agli inserzionisti e coercizione. In Italia, Stefano Corradino di Articolo 21ha deciso quindi di lanciare una petizione di sostegno al blogger spagnolo, con la richiesta ai vertici di Mediaset di ritirare la denuncia, rispettando la libertà di espressione. Al momento la questione rimane nelle mani dei tribunali spagnoli, e in caso di sentenza sfavorevole, si creerebbe un precedente giudiziario importante nel campo delle petizioni popolari online che coinvolgono grandi aziende.

 

da Repubblica.it del 26 novembre 2012

 

 

 

 

 

 

 

Webmaster: Carlo Anibaldi