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   ANNO CORRENTE
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 Se non per qualche vecchio ideale di pace che ci potessimo trovare sul fondo di una tasca, almeno sul pragmatico nostro culo non avremmo motivo di entusiasmarci per chiunque vinca là stanotte...ma forse ci troviamo a tifare Obama perchè abbiamo a cuore i suoi hamburger in maniche di camicia che ci ricordano il nostro Bersani in trattoria oppure che non venga abolita per gli americani quel mezzo aborto di riforma sanitaria che è riuscito a fare. Siamo insomma i soliti sentimentali...che riescono a dividere in falchi e colombe anche i barracuda. Del resto, la filosofia del menopeggio ce l'abbiamo nel sangue da secoli. A forza di abbattere ogni ideale come cosa obsoleta che non trova posto nel mondo "moderno", ci troviamo a tifare, per oscure ragioni per lo più empatiche, una persona che ha pubblicamente dichiarato che gli sforzi della sua amministrazione sono volti al benessere degli americani, senza badare ai costi in termini di trasparenza dei servizi di intelligence e rispetto delle libertà individuali, che alla fine sono nulla al confronto del benessere economico collettivo (loro). Un discorso esattamente contrario a quello che fece Kennedy e per il quale probabilmente fu ucciso a fucilate....e cioè che una nazione è una grande nazione solo se può essere di esempio di libertà e democrazia per tutti. In definitiva consiglierei un po' di sano distacco alla francese...che a noi e al mondo che vinca Obama o quell'altro sposta ben poco. [Hannibal]

NON CI RESTA CHE PIANGERE

 

di Luisa Cassano

Mentre il nostro democristianissimo governo si scervella per trovare un modo sobrio ed elegante per non far pagare l’IMU alla chiesa e per archiviare con nonchalance la questione esodati,  contemporaneamente esamina con accuratezza certosina tutte le strade possibili per rapinarci il poco o niente che ancora ci è rimasto di rapinabile.
http://www.minimarketing.it/giocattolo_tassa.jpgCosì si inventa la tassa sui giochi per bambini, con un cinismo efferato e vigliacco che non ha precedenti. Perché fa leva e specula su quella privatissima e delicata sfera di affettività che regola i rapporti fra genitori e figli, fra nonni e nipotini, ai quali verrà tolto anche il giro di giostra supplementare, oltre alla carta igienica a scuola. E con i chiari di luna che ci sono all’orizzonte c’è da aspettarsi che a scuola dovremo mandarli con il grembiulino imbottito, se finiranno anche i soldi per il riscaldamento. Così in nome del Sacro Rigor Montis si alza il conto da pagare anche per l’infanzia, cioè la fetta di società in assoluto più innocente.
Viene da chiedersi con angoscia: cos’altro avranno in mente i nostri squallidissimi governanti? Che cosa si inventeranno per depredarci degli ultimi residui di sogni, speranze e dignità? Quali altri tagli faranno subire con la solita precisione chirurgica senza anestesia alle fasce più deboli?
Quando tutto ciò che è tassabile sarà stato tassato (e ormai ci siamo), non resterà che passare alla fase B, cioè tassare ciò che dalla notte dei tempi è sempre stato gratis: albe, tramonti, passeggiate sul lungomare, in campagna e nei boschi, escursioni lungo i torrenti, nuotate in mare eccetera.
Non è nemmeno tanto fantascientifico immaginare un grazioso sportellino governativo montato in prossimità di un belvedere con il cassiere che vende i biglietti per acquisire il diritto di guardare il panorama o ammirare il tramonto. Come nella famosa scena di “un fiorino!” nel film di Troisi “Non ci resta che piangere”. Appunto. E per finire, l’ultimo step: la tassa sulle lacrime, fino a esaurimento scorte.

 

 



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