Se non
per qualche vecchio ideale di
pace che ci potessimo trovare
sul fondo di una tasca, almeno
sul pragmatico nostro culo non
avremmo motivo di entusiasmarci
per chiunque vinca là
stanotte...ma forse ci troviamo
a tifare Obama perchè abbiamo a
cuore i suoi hamburger in
maniche di camicia che ci
ricordano il nostro Bersani in
trattoria oppure che non venga
abolita per gli americani quel
mezzo aborto di riforma
sanitaria che è riuscito a fare.
Siamo insomma i soliti
sentimentali...che riescono a
dividere in falchi e colombe
anche i barracuda. Del resto, la
filosofia del menopeggio ce
l'abbiamo nel sangue da secoli.
A forza di abbattere ogni ideale
come cosa obsoleta che non trova
posto nel mondo "moderno", ci
troviamo a tifare, per oscure
ragioni per lo più empatiche,
una persona che ha pubblicamente
dichiarato che gli sforzi della
sua amministrazione sono volti
al benessere degli americani,
senza badare ai costi in termini
di trasparenza dei servizi di
intelligence e rispetto delle
libertà individuali, che alla
fine sono nulla al confronto del
benessere economico collettivo
(loro). Un discorso esattamente
contrario a quello che fece
Kennedy e per il quale
probabilmente fu ucciso a
fucilate....e cioè che una
nazione è una grande nazione
solo se può essere di esempio di
libertà e democrazia per tutti.
In definitiva consiglierei un
po' di sano distacco alla
francese...che a noi e al mondo
che vinca Obama o quell'altro
sposta ben poco. [Hannibal]